Mi ci è voluto tempo. Perché ci vuole sempre tempo per riuscire a
superare determinate situazioni. Per capire. Anche se a volte non ci
sarebbe nulla da capire. Anche se questa non la riuscirò a superare...
E allora eccomi qui a scrivere ancora una
volta. A scrivere di me e di te, ma non per te. Io scrivo per me. Solo
per me. Per fermare un attimo. Un'istantanea della mia vita. Sono tanti
i post che sono in attesa di essere pubblicati. Fermi nel loro limbo in
attesa di essere completati. Post che forse vi rimarranno per sempre
perché vuoti. Vuoti come il vuoto che hai lasciato in me, un vuoto che
ho dovuto provocare per non impazzire.
Per me è stata una lotta
dura. Ti avevo già detto che avrei trovato il modo per allontanarti da
me senza farti soffrire. Il modo di fartelo fare con rabbia, perché la
rabbia cancella il dolore. Lo ferma nell'attimo e poi, trascorso
l'attimo, non lascia rimpianti. Tu dicevi che non sarebbe mai successo,
perchè tu avresti saputo accorgertene e mi avresti fermato...
Invece
ho vinto io e sai perché? Perché per te ormai, l'apparenza è tutto. È
la tua religione. E' ciò che ti impegna totalmente.
Apparire... sembrare
in ogni sua possibilità.
Sembrare bella
Sembrare matura
Sembrare responsabile
Sembrare... apparire... illudere... tutta te stessa si preoccupa ormai solo di questo.
Quando
ti ho conosciuta tu "ERI". O forse anche allora, ti sforzavi di
apparire ciò che avresti voluto essere senza esserlo? e come si sa, non
si riesce sempre ad apparire ciò che non siamo, alla fine ciò che siamo
esce fuori e annulla l'apparenza (che bel ragionamento lineare).
E'
solo grazie a questo che ho potuto farti allontanare. E' solo grazie al
fatto che tu non cerchi più di capire il perché. Ti limiti al cosa e
soprattutto al come... cosa ti si dice e come ti si dice. Cerchi di
approfondire solo quando sei interessata... toccata. Ma non più di
tanto, perché tu non hai più tempo. Soprattutto per gli altri. Non ti
poni il problema di cosa fai e come fai stare gli altri. Solo di come
stai tu e di cosa ti serve per "stare bene".
Ferisci,
allontani, avvicini, trascuri a tuo piacimento. Lo fai con tutti. Usi
chi ti vuole bene finche ti serve, poi lo lasci alla porta. Ad aspettare
che ti torni ancora utile, per usarlo ancora e poi allontanarlo
nuovamente... ma non del tutto... solo per il tempo in cui non ti è più
necessario. Poi lo fai sentire nuovamente importante per non perderlo
del tutto e poterlo usare ancora.
Io ho
patito questo tuo modo di fare. L'ho patito soprattutto perché con me
hai deciso di iniziare a farlo quando sono stato male e per un volta ho
avuto davvero bisogno di te. Mi hai mandato in frantumi e ho dovuto
cercare di rimettermi insieme da solo. Ancora una volta. L'ultima.
Adesso
sono vuoto. Circondato da tante cose che mi parlano e mi fanno
ricordare di te. Non so più se ho fatto la cosa giusta, perché ogni
giorno mi rendo conto che ho ancora bisogno di te. Di sicuro io non ti
cercherò. Non voglio più che tu possa farmi male giocando con me. Meglio
il vuoto nell'anima.
Sarebbe tutto più semplice se...
...riuscissi a non amarti.
Nessun commento:
Posta un commento
Appena possibile il tuo commento verrà moderato. Ti chiedo di avere pazienza... del resto, senza 9 mesi di pazienza non saremmo mai nati ;-)