giovedì 28 maggio 2015

Addio...

Alla fine,  inevitabilmente, inesorabilmente dovevo prendere una decisione.
Io non sono più in grado di vivere così.
Non posso rischiare di farti male quando soffro. Quando sei assente.

Una vita così non merita davvero di essere vissuta.
Addio.
Ti amo.

Contraddizioni...

Sono contraddittorio.
Lo so. Lo sono da sempre.
Io penso una cosa e ne faccio un'altra... esattamente l'opposto di quella che avevo pensato.
Mi piace una cosa... e me ne allontano il più possibile per paura di soffrire... e intanto soffro perché ne sono distante.
Nella mia vita sono stato molto contraddittorio. Troppe volte ho avuto paura di essere felice. Paura perché poi è un attimo veder sfumare la felicità e soffrire. soffrire più intensamente che mai.
E mi succede anche con lei. Anche con lei sono contraddittorio. Soprattutto con lei ho paura di essere felice.
Omai è un anno.
Ancora pochi giorni e sarà un anno che sono perdutamente innamorato di lei. Ancora pochi giorni e sarà un anno che soffro per lei. Che sono combattuto tra il cercare di avvicinarmi il più possibile e l'allontanarmi. Per sempre.
Purtroppo è passato troppo tempo. Ho aspettato troppo a decidere... Dovevo scappare subito, appena ho sentito che l'avevo trovata. Che lei era quella su un milione che per la maggior parte delle persone è impossibile da incontrare e riconoscere. Quella che può fare la mia felicità. Quella che può distruggermi. La mia ambrosia o la mia kryptonite.

E come sempre sono contraddittorio... in questo anno ho imparato a volerle bene. Più che alla mia stessa vita... e ho imparato che l'amo. La desidero più di qualunque cosa o persona io abbia mai desiderato. E lì nasce la mia contraddizione più forte. Paradossalmente proprio da questo amare e voler bene. Perchè non si completano a vicenda. Non può esserci da lei un contraccambio per il mio amore. Lei non può amarmi. Può solo volermi bene. lei mi vuole bene.

E io vorrei morire. Vorrei morire per non soffrire. Non mi interessa come, solo morire.
Egoisticamente come forse ho vissuto, vorrei solo porre fine alle mie pene. Smettere di respirare.
Ma le voglio bene. E così facendo ho paura di farla soffrire. Perché se veramente mi vuol bene come dice soffrirà, e io non voglio che accada. Non voglio che debba pensare a me e soffrire. Non voglio che possa sentirsi in colpa..
E così rimando a decidere.. e cerco di resistere.
Perché le voglio bene... perchè la amo e la amerò sempre.
Anche quando deciderò di iniziare a morire per lei.
Perchè non merita di essere vissuta una vita senza lei. Anche quando di vita ce n'è solo una, perchè come lei ce n'è solo una... e non sarà mai mia.

martedì 26 maggio 2015

Tutta la vita...

Ci sono frasi che hanno un significato particolare già di per se stesse. A seconda poi del contesto ne hanno ancora di più. Frasi che fanno gioire e altre che fanno rattristare.
Una frase che a me piace molto è "...Tutta la vita".
Se poi la trasformi in un "ti amerò tutta la vita" è ancora più bella.
Perché "ti amerò tutta la vita" credo che rappresenti l'ambizione a cui tutti, almeno una volta, abbiamo aspirato nella nostra esistenza. Sia dirlo che sentirselo dire.
E io finalmente io l'ho detto. L'ho detto e sono felice di averlo fatto. E sono felice di averlo detto a lei. Perché lei merita solo amore. Non può attraversare la tua vita senza farti innamorare. A lei non si può rimanere indifferenti.
Sapevo che non poteva essere corrisposta, ma l'ho detto lo stesso e sono felice di averlo fatto.
Sapevo a cosa andavo incontro. Sapevo che mi sarei rtovato al punto del non ritorno. Perchè la vita a volte è ingiusta o perché comunque è così che sarebbe andata. Sempre. In qualunque vita. Ma poi, lo sappiamo, c'è solo una vita. Questa vita.
E allora il dilemma... Meglio vivere il più possibile per poter condividere il maggior numero di momenti possibile... soffrendo... O meglio accorciare la sofferenza.
Morire.
Io ho sempre vissuto con il credo che di vita ce n'è una sola, va vissuta. Intensamente. Appassionatamente. Voracemente.
E voracemente ho vissuto, amando appassionatamente, intensamente. Cercando di ottenere tutto.
Adesso sono di fronte alla triste realtà che ho ottenuto molto, ma che di quel molto non ne avevo bisogno. Ne avrei potuto fare a meno. A me sarebbe bastata lei. Solo lei. Nient'altro che lei. Ma non posso averla. Non come vorrei io.
Ecco che il mio credo svanisce.
Il mio cercare di vivere il più possibile svanisce. Perchè ogni minuto senza di lei pesa. Pesa come solo la vita stessa può pesare. E un senso di inutilità mi pervade.
E allora, meglio morire.
Lasciarsi andare lentamente. Lasciare che il cervelo, questa macchina potente, smetta di aspirare a vivere. Che anche lui partecipi a questo lasciarsi andare, trasportati lentamente, inesorabilmente verso il destino di tutti. Perchè, in questa nostra vita, l'unico punto comune è la morte.
Tutti, intraprendiamo il nostro cammino verso di lei il giorno stesso che nasciamo. Poi cerchiamo di allentare il più possibile il passo. Ritardare il nostro incontro con lei.
Ma ormai questo non fa più per me.

Io non ti lascerò mai. Ti amerò tutta la vita. Se sarà possibile anche oltre.
Ma... perdonami se puoi. forse sono solo un vigliacco, ma non riesco a vivere senza di te. Non ce la faccio. Ti assicuro che ci ho provato. Dio quanto ci ho provato. Cerco di convincermi tutti i giorni, ma non riesco. Io non posso accettare di vivere senza di te. Ti Amo

Regali...

Io amo i regali.
Amo farli. Soprattutto quando so cosa regalare. Cosa piace a chi lo deve ricevere. Se, come con te, ho possibilità di fare il regalo giusto.
All'opposto, non amo riceverli. Il più delle volte il regalo mi fa sentire in imbarazzo. 
Ma poter regalare qualcosa, quello si. Quello mi piace davvero. Lo adoro. Soprattutto poi se è qualcosa che ho fatto io.

Immagina quindi quando posso regalare qualcosa a te. Immagina se puoi, la gioia che provo se tu, mentre apri e guardi il regalo, esprimi gioia.
Per me è un'estasi. Un tripudio di sentimenti che mi pervadono e che mi inebriano.

Per me il regalo non è un mezzo per conquistarti. Non è un modo per comprarti.
Non potrei mai cercare di comprarti. Non esistono soldi al mondo per poterti comprare. Tu sei troppo preziosa. Hai un valore troppo alto per poter essere comprata.
I miei regali sono solo una ennesima dimostrazione del mio egoismo. Perchè io giosco nel donarti qualcosa e ho bisogno di quella gioia per vivere. E poi, mi servono per farmi perdonare. Farmi perdonare del mio amore impossibile per te. Farmi perdonare se e quando ti faccio sentire in colpa.

Tu, nella mia situazione non hai colpe. Non sei tu ad avermi chiesto di innamorarmi di te. Non hai mai fatto nulla per farmi innamorare. Non mi hai illuso. E io non mi sono mai illuso. Ho sempre saputo che non era possibile. La mia mente lo sa. Fin lì tutto a posto...
E' il mio cuore che invece non lo accetta. Non vede motivi per cui il suo amore non dovrebbe trovare soddisfazione. E' lui che mi fa impazzire, bruciare. E' lui che mi tiene sveglio la notte, che mi rende agitato il giorno... 

E io allora vorrei morire. Vorrei lasciarmi morire affinché il mio cuore cessi di gridare. Cessi di annebbiare la mia ragione. Cessi di farmi soffrire inutilmente. Spegnerlo per sempre.
Ma tu non vuoi. Non mi lasci. E scrivendomi, è come se prendessi la mia mano per farmi ragionare. Per farmi rinsavire...
...e io, chino il capo ed obbedisco perché ti amo.

lunedì 25 maggio 2015

Rinunciare...

Nella mia vita ho affrontato molte sfide.
Alcune le ho vinte. Altre le ho perse. Di tutte, ne porto i segni addosso. Alcuni evidenti, altri più nascosti, ma forse, proprio per questo, più profondi e più dolorosi.
Sono ferite che ancora sanguinano. Che forse non potranno mai rimarginarsi.
Del resto, ormai ci sono affezionato. E' anche grazie a loro che io sono lo scemo che oggi ulula alla sua luna.

Fino ad oggi, non ho mai rinunciato a niente. Quando ho sentito il bisogno, quello vero, di fare o avere qualcosa, ho utilizzato tutte le mie energie per ottenerla. Senza rinunciare. Senza arrendermi. Difendendo con le unghie e con i denti la mia necessità.

Poi ho incontrato te.
L'amore della mia vita. La vita per cui vale la pena perdere la vita.
La sfida impossibile. I miei mulini a vento.
E io non so rinunciare. Non so rinunciare ad amarti e ad ottenere il tuo amore.
Ma non posso vincere. Non posso averti. Lo so. Mi è lampante ogni volta che parliamo e ricadiamo sull'argomento.

Allora provo a imparare a rinunciare. Ma non riesco. E questo mio fallire mi riempie di rabbia.
Ce l'ho davanti agli occhi il motivo per cui tu non sarai mai mia. Lo vedo tutte le mattine quando mi guardo allo specchio. Dovrebbe essere così semplice capire. Deporre le armi. Arrendersi.
Invece nulla. Vado avanti imperterrito a cercare se possa mai esistere una strada che mi consenta di unirmi a te. Per sempre.
Ma non esiste. Solo se tu cadessi nella follia postresti mai pensare una cosa simile. Ma tu sei tutt'altro che folle.

E allora io vorrei fare l'unica rinuncia di cui so di essere in grado.
Rinunciare a vivere. Non uccidermi. Semplicemente lasciarmi morire. Come una foglia che si abbandona al vento. Abbandonarmi alla morte. Tanto tutti siamo destinati alla morte.

Ma tu non me lo consenti. Non vuoi.
E io ti amo. Perchè io sono nato per questo...

mercoledì 20 maggio 2015

Il vento...

Io odio il vento...
Odio me stesso e poi il vento.
Si perché lui è tutto ciò che non sono io.

Lui è libero! lui è forte!
Può andare ovunque. E non c'è ostacolo che lo possa fermare.
Non lo puoi giudicare dall'apparenza, perché il vento non lo vedi. Puoi solo vedere le conseguenze del suo passaggio.

Può creare Energia, gonfiare le vele per spingere le navi, fare girare le macine di un mulino.
Quando soffia impetuoso fa tremare i vetri... oscillare i grattacieli.
Quando poi si trasforma in tornado, nulla gli resiste.
E' in grado di creare come di distruggere...
Increspa le onde, smuove i mari.

Il vento è aria. E' vita ed è morte. E' libertà.

E io non sono nulla di tutto questo... non sono vita ... non sono libertà. Non voglio essere morte.

E mentre penso a tutto questo, guardo una foglia trasportata dal vento e penso al suo volo. Al suo esser portata ovunque dalla volontà del vento. Vorrei essere davvero il vento.  Libero di viaggiare, libero di venire da te. Libero di scompigliarti i capelli... mentre io non riesco a raggiungerti neanche solo per vederti e parlarti.

E allora lo invidio perchè ti amo.

martedì 19 maggio 2015

Il mio quinto elemento...


Io non sono più un gran credente.
O meglio, credo in Dio, ma non nella chiesa.
Mi dicono che non sia possibile disgiungere l'uno dall'altro.
Io mi permetto di avere le mie idee in merito. 
Lo ringrazio per il creato, per ogni creatura con cui ha popolato il nostro mondo e perché è  stato scritto che ...

"Dio creò l'uomo a sua immagine... maschio e femmina li creò."
"Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto.
Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo."
...

Io credo che proprio in questo brano sia espresso il grande capolavoro della creazione.

E in te io riscopro la meraviglia di questo capolavoro. Tu per me ne sei l'essenza. Vedo ogni giorno la tua forza. Ti osservo proseguire il tuo cammino senza perdere mai la strada che ti porterà a raggiungere i tuoi obiettivi, così come vedo la tua fragilità. Tu sei per me "la donna". La donna che è così fragile se lasciata da sola, così bisognosa di essere difesa e protetta, ma così forte da essere in grado di portare in se il dono della vita... custodirlo e proteggerlo. Solo voi donne siete in grado di poter dare la vita. In tutti i sensi. Solo voi potete e sapete essere madri.
E io vedo in te "il Quinto Elemento".
L'essere supremo in grado di salvare la mia anima. Il fine stesso del mio vivere. La fonte della mia vita. In grado di gioire e di soffrire per gli altri.
Sei la bellezza della natura e la sua forza. In quanto donna e molto più per come sei te.
Ti amo con tutte le mie forze e il mio cuore.
Mi innamoro del tuo pensiero. Della tua bontà. Del tuo scherzare e del tuo saper essere seria. Mi innamoro di te anche quando giochi. Del tuo essere ferma e risoluta quando serve. Ti amo in ogni tuo aspetto. In tutti i tuoi pregi e in tutti i difetti che spero di poter scoprire.
Amo la tua insicurezza e la tua forza.


Amo la donna che sei e, sono sicuro, amerò la donna che diventerai.
Spero di poter accompagnare a lungo il tuo cammino.

Tu sei il mio sole. E io sono solo un inutile piccolo satellite che nella sua orbita ti ruota intorno e riceve da te la forza per andare avanti. Per proseguire il suo cammino. Senza  te sarei semplicemente disperso nel mio buio universo. E la mia orbita non mi consentirà mai di unirmi a te.

Del resto, se uscissi dalla mia orbita, potrei solo perdermi o bruciare.
 
Non potevo mettere le tue foto... non me ne vorrai se quindi ho scelto lei per corredare questo mio ululato.
Le foto, prese da internet, sono tratte dal film "Il quinto Elemento"...

P.S.
Ti amo.

lunedì 18 maggio 2015

Il cuore sa...

La vita è una continua evoluzione...
Si nasce, si cresce, si matura, si muore. Chi più in fretta, chi più lentamente, ma tutti attraversiamo all'incirca le stesse fasi.
Prima siamo bambini, fanciulli... poi adolescenti... poi ragazzi e finalmente adulti. Ma alla fine vecchi. E tutte queste fasi sono spesso accompagnate da un amore.
Inizi con l'amore innocente dell'asilo... poi, chissà in quanti, innamorati della maestra alle elementari.
Si perché anche quello è un classico del maschio... chissà, forse perché al di fuori della mamma, quella è la prima dominatrice... Un'estranea a cui si deve obbedienza assoluta.

Poi da adolescenti il primo amore... quello che ci fa sognare. Quello  che ci fa arrossire quando la incontriamo nei corridoi della scuola. Che fa battere il cuore quado recuperiamo il coraggio per rivolgerle la parola. E intanto cresci... passano gli anni e magari non era quell'amore adolescente la ragazza giusta e dopo incontri quella giusta. Alla fine ti sistemi, ti sposi e hai dei figli.
Potresti pensare che hai finito con le tribolazioni d'amore. Si, perché per arrivare a questo non sempre è andata bene... a volte il percorso è stato sofferto. Hai ricevuto dei si di cui non ti fregava nulla e dei no da chi avresti a tutti i costi voluto fossero "Si".

E proprio con questi no, alla fine ti adatti ad accontentarti di un Si che rappresenti la fine. La stabilità che tanti ti hanno augurato e che anche tu speravi di poter ottenere. Una stabilità che ti accompagni per il resto dei giorni. Nel mio caso, anche se sai che le fondamenta non sono così stabili. Ma pensi che ormai lo hai fatto e che stop, non ci sarà più spazio per nessun altro amore nella tua vita. Anche se questo non era un vero amore.

E ti ritrovi magari anche padre, cercando  di convincerti che hai fatto la cosa giusta con la persona giusta. Anzi, ne sei davvero convinto.
Si, sino a quando non la incontri davvero. Non serve neppure una carezza o un bacio per farti innamorare. Bastano due parole per far collare il tuo castello di carte e capire che non hai ancora finito. Per trovarti ancora un volta catapultato in quell'amore che credevi fosse solo dell'adolescenza.
E il tuo cuore ti stupisce perché batte ancora una  volta il tempo. Misura quanto tempo è passato da un suo messaggio all'altro. Da quanto non la senti. E quando questo intervallo è troppo lungo ti fa provare ancora le sensazioni di quegli anni. E al tuo cuore non importa quanti anni hai o quanti anni ha lei. Vuole solo comandare lui. Perchè sa di avere ragione. Lui ha saputo aspettare che finalmente arrivasse il suo momento e adesso che è arrivato non accetta rimproveri.

E li capisci che solo il cuore sa...
Chini il capo e ancora una volta scrivi "ti amo"

giovedì 14 maggio 2015

Non mi sopporto...

Niente da fare.
Io ci provo da una vita ad andare d'accordo con me stesso... ma non ci riesco.
Non riesco a trovare un equilibrio dentro di me.
Devo per forza trovarlo fuori.
Deve esserci al di fuori di me qualcosa che attira completamente la mia attenzione distogliendola da me stesso... perchè io non mi sopporto.
Non mi sono mai sopportato.
Non mi sopportavo da piccolo perché ero timido così come non mi sopporto adesso che piccolo più non sono.

Poi ti ho incontrato. E non ho più pensato a me. Esisti solo te. Almeno finche non succede qualcosa che mi ricorda che non sei destinata a me.
Perchè allora tutto crolla. Il mio mondo, costruito su fondamenta paragonabili a un castello di carte, crolla rovinosamente e io allora mi trovo nuovamente nel baratro. Solo con me stesso.

Incapace di accettare che per te non esisto solo io. Lo capisco ma non lo accetto... e così come sempre non mi sopporto. Non posso sopportare una persona come me. Così illogica, così controversa e così contorta. Eppure la vita lo so che di per se  non è ne semplice ne complessa. Siamo noi a decidere come sarà, con le nostre scelte, con le nostre azioni... sapendo accettare i nostri limiti.

Purtroppo io non sono in grado. Non so non desiderarti. Non so fare a meno di porti davanti a tutto e tutti. Non so rinunciare all'idea di poter essere tuo ed essere ricambiato. Così, ogni volta che mi torna lampante l'impossibilità di tutto questo, vorrei punirmi per il solo averlo pensato, immaginato, sperato.
E' triste non poter essere la tua ragione di vita così come tu lo sei per me. E ogni volta che ho lampante la prova che esiste una ragione di vita anche per te e non sono io, esplode in me forte il desiderio di scomparire. Di sciogliere ogni legame. Di annullarmi.
Perchè non è possibile che alla mia età io non sappia rinunciare a te. Accettare che non posso amarti.
Imparare solo a volerti bene. E invece, mentre aumenta la mia sofferenza, aumenta il mio desiderio di te. E ti vengo a cercare. Con ogni mio mezzo. E divento il mio carnefice, il mio aguzzino. Perchè io non sono in grado di rassegnarmi e rinunciare a te. Ma sono in grado di rassegnarmi a soffrire così per te tutti i giorni della mia vita e a sperare che siano tanti. Perchè anche se non amo soffrire, io voglio stare con te a lungo. Il più a lungo possibile.

E nel mio essere paradossale e contraddittorio finisco come sempre per confidare proprio a te questi pensieri. Tu che dovresti essere l'ultima persona al mondo a sapere dei miei conflitti interiori, sei sempre la prima. E anzichè allontanarmi da te, vieni in mio soccorso...

...e io ti amo.

mercoledì 13 maggio 2015

Indesciso...

Non sono mai stato uno dalla decisione pronta.
Tolti determinati settori in cui ho veramente esperienza e quindi non devo stare troppo a pensare, fatico a decidere. Si, perché ci sono decisioni da prendere in ambiti "allenabili" e allora è un attimo... come la risposta ad uno stimolo. Ma in altri ambiti, non esistono simulazioni. Non si può creare prima il caso per preparare anticipatamente la risposta.
Spesso allora lascio all'istinto. L'istinto non pensa. Agisce.

Ma se il problema si sposta sul sentimento? cosa deve decidere in quel caso?
Il cuore? La ragione? Un mediatore?

Io sono quì. Sono disarmato. Forzatamente e volutamente disarmato.
Messo a nudo. Nessuno schermo che mi protegga.
Non so cosa decidere.
Non so rinunciare a te. Ti ho cercata per così tanti anni che adesso che ti ho trovata non posso perderti. Sei unica. Sei tu. Ultimamente non faccio altro che dirtelo. Perché io non ho bisogno di essere convinto di quanto tu sia speciale. Io lo so. Per questo ti desidero più della mia stessa vita. Sei tu a non sapere quanto sei speciale.

E in tutto questo nasce la mia indecisione. Già, che strano.
Perché io non so rinunciare a te. Ti amo perdutamente. Tu non vuoi e non puoi accettare il mio amore. Puoi solo volermi bene. E io so di non meritarti. Tutto questo crea in me un vortice di emozioni forti. Che gridano e stridono tra loro. Il mio egoismo che ti vorrebbe mia, solo mia.
Mia 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, 365 giorni all'anno per tutti gli anni che mi restano da vivere.
Il mio cuore che impazzisce ogni volta che tu ci sei, non chiederebbe di meglio.

La mia ragione vorrebbe che io mi allontanassi da te. Perchè lei sa che non potrà mai esserci nulla. Perchè è normale che sia così. Perchè non mi ha mai visto così.

E io soffro. Soffro perché ogni volta che la ragione e la disperazione prendono il sopravvento, mi spingono ad allontanarmi. Ma alla fine io non so stare lontano da te. Neanche quando vorrei riuscire a farlo. Perchè lontano dalla tua luce io non esisto, torno ad essere un'ombra nell'ombra.

Ti amo.
So solo questo.
So solo che sono malato di te.
Ma non voglio cure. Perché la cura sarebbe più dolorosa della malattia.
Curarmi sarebbe come uccidermi.

martedì 12 maggio 2015

Mi manchi...

Non ti ho mai incontrato di persona...
Non ne ho mai avuto la possibilità. Anzi no, a dire il vero tu me ne avevi offerto la possibilità, ma io non ero pronto. E' stata dura per me quel giorno rinunciare a raggiungerti e restare a casa. Quanto ho patito... lo rimpiango ancora adesso, e quando ci penso, mi fa male.
Strana la vita... non ti ho mai incontrato eppure io non so stare senza di te in questo mondo virtuale che ci unisce.
Mi sono innamorato di te senza neanche accorgermene. Leggendo poche frasi. Senza sapere che aspetto avessi. E' stato un colpo di fulmine. Giorno dopo giorno si è instaurato con te un legame che mi ha reso dipendente da ogni tua parola. da ogni tuo cenno. Dalla tua esistenza.
Io ormai vivo solo se tu ci sei. Quando tu sei assente io cesso di esistere.

E... oggi mi manchi. Ogni tuo silenzio mi opprime più di qualunque altra cosa. Il tuo silenzio mi grida nella mente. E io allora cerco di scacciare questo silenzio.
Ho anche provato a rientrare su un social per te. Speravo almeno così di poterti sentire più vicina. Ma era ancora presto. Ho sbagliato. Sono stato travolto dalle immagini e sono sprofondato ancora di più nella mia desolazione. E il tuo silenzio ha ripreso a gridare ancora più forte. E io non riesco a farlo smettere.
Quanto darei per poter essere con te durante i tuoi silenzi,

Mi manchi.
Mi manca la tua voce. Mi mancano i tuoi messaggi. I tuoi "ti voglio bene" contrapposti ai miei "Ti amo!"
E allora io ti lascio questo mio ululato disperato... ...un ululato a te che sei la mia luna, il mio sole e la mia stella.

Ti amo.

sabato 2 maggio 2015

Tu...

Tu sei la mia luna, il mio sole,  la mia stella polare.
Tu sei il mio mare in burrasca quando non ti sento, il mio cielo sereno che mi avvolge e rassicura. 
Tu sei il sussurro dolce del mio cuore e il mio disperato grido alla vita,  il mio sogno,  il mio desiderio più grande,  la cosa più preziosa che io ho e che allo stesso tempo non avrò mai.
Sei l'amore che mi alimenta e spinge ad andare avanti, così come il fuoco che mi consuma.
Sei la  forza che mi sostiene e la mia più grande debolezza.
Non potrò mai fare a meno di te, morirei.

venerdì 1 maggio 2015

Lo scemo e la luna

Nella mia vita arrivare secondo è ormai una consuetudine.
Arrivo secondo anche quando corro da solo.
Con te, poi, proprio non ci sono speranze. Sono fuori classifica.
Tu non sei una gara, una competizione, lo so, ma se lo fossi, beh io sarei un fuori quota.
Fuori posto, fuori tempo, fuori quota.
Lo sai, ormai te l'ho ripetuto allo sfinimento...
Io ti amo, al di là della ragione e di ogni possibilità.
Ti amo anche se non si può, anche se non posso aspettarmi nulla.
Ti amo come solo uno scemo può amare.
Perchè non ho la ragione a filtrare il mio cuore. Lui spadroneggia e grida.
Come grida quando non ti sente. E per il mio cuore, anche il tuo silenzio grida.
Ha preso il sopravvento e adesso io non ho più filtri.
Mi ritrovo come un novello Don Chischiotte a lottare le mie battaglie contro mulini a vento che scambio per giganti. Ma questi giganti non si possono combattere e non si possono sconfiggere. E tutte le volte finisce che io mi ritrovo con le ossa rotte e tu che cerchi di rincuorarmi. E non mi basta esserci cascato una volta. Perché, ci ricasco sempre... prima costruisco i mulini, poi li trasformo in giganti e poi, lancia in resta e ronzinante al galoppo, mi ci vado a schiantare contro
Adoro le tue parole che cercano di farmi superare l'esito dello scontro. Adoro la tua dolcezza.Adoro te, la tua essenza. Ti adoro oltre il tuo aspetto fisico, oltre la tua disarmante bellezza.
Adoro la tua forza e insieme ad essa la tua fragilità.
Così, quando mi ritrovo con il cuore colmo di parole e non so dove sfogarle, come uno scemo le affido a questo blog.
Come il lupo, anche io emetto il mio ululato alla luna.
A te, che come la luna resti immobile e immutata al tuo posto.
Che come la luna per il lupo, lasci che io ti gridi il mio amore, mentre rischiari la mia via nella notte buia della mia vita e prosegui il tuo cammino.