venerdì 4 marzo 2016

Fine...

Abbandono definitivamente questa piattaforma.
Se scriverò ancora qualcosa, sarà su wordpress... anche se non credo.
Ormai non ho più nulla da scrivere, ne' un notivo per scrivere. Mi sento vuoto... svuotato di tutto.
Ho provato cosa vuol dire essere felici... ho trovato la felicità ma non mi è bastato...
Adesso ho ciò che merito.
In un altro post c'è il link che riporta alle mie pagine su wordpress... spero di averlo scritto giusto, non ho voglia di controllare... se è giusto si aprirà il collegamento alle mie pagine, altrimenti pace, era destino così.

Ancora il sole...




Non credevo che fosse possibile.

Ero sicuro di averti perso, che non ti avrei mai più rivista comparire nella mia vita. Anzi, che io non avrei più potuto far parte della tua.
Invece ho scoperto che ne faccio ancora parte. Che quel sole, anche se ormai pallido e distante, brilla ancora anche per me.
E' stato bello poterti scrivere ancora. E' stato bello ricevere nuovamente una risposta ai miei messaggi.

E' stato doloroso prendere coscenza che comunque tutto è cambiato. La tua mancanza di risposta al mio "non so come stai e questo mi fa star male" è più eloquente di mille parole scritte. Significa "non ho più bisogno di dire a te come sto... non sei più niente, se non un ricordo". Ma è giusto così, la tua vita è andata avanti come io speravo.
Il fatto che i miei messaggi non ti infastidiscano è la coltellata finale.
Mi faccio da parte e ti lascio proseguire per la tua strada... ma non ti abbandono. Non posso. Lo sai.

Resto quì, al mio posto, se ne sentirai la necessità sai dove trovarmi.

Ti voglio bene... anzi di più.

lunedì 29 febbraio 2016

Auguri...



Questo post, con altro titolo, con altro testo (almeno in parte) è stato scritto diversi mesi fa.
Se tutto fosse andato come pianificato quì ci sarebbero delle scuse e delle spiegazioni. 
Ma nulla va mai come pianifico io... forse ho comunque raggiunto il mio scopo, anche se ti ho perso, o forse sono solo riuscito a perderti. Purtroppo non posso saperlo, ma so una cosa....

Ti voglio bene... anzi di più.
...Auguri mio sole, buon compleanno.



"Sono EnricoVIII il re, 
Enrico VIII il re dei re,
questa canzone io canto perché
al mondo nessuna è più bella di te."

Come sempre ti abbraccio.
Marco

P.S.
Sono diventato bravo sai? non vomito più, sto riprendendo peso... faccio ancora qualche cazzata, guido ancora a fari spenti quando non sono un pericolo per gli altri, ma sto meglio...


domenica 21 febbraio 2016

Un semplice led...

Per chi ha uno smartphone è normale personalizzare un po' tutto.
Personalizzi suonerie, notifiche... Abbini led di notifica  di colori differenti e suonerie diverse alle persone, in modo che quel determinato colore, appartenga sempre e solo a quela determinata persona. Ed è così che quando ne perdi una, quel led di quel colore smette di accendersi.
Quasi come se si spegnesse una stella nel cielo.

Che paragone blasfemo... stelle e led di notifica. Eppure, quando oggi, dopo mesi ho visto nuovamente accendersi il led di quel colore, ho provato una sensazione che mi mancava davvero tanto. Un segnale che io,in qualche modo ancora esisto. Un segnale che anche se non brilla per me, c'è una stella che brilla al suo posto nel cielo.

Anche se non è cambiato nulla e io resto fuori dalla sua vita, quel led, oltre alla tristezza e un grido disperato, ha portato anche un attimo di... di non so cosa, ma di una sensazione di cui avevo bisogno.

Io non credo che potrà mai tornare nulla come prima. probabilmente sarà un attimo che non avrà un seguito. Ma è stato un attimo che non ha prezzo. Rivedere quel led acceso, è stato un sogno che per un brevissimo istante è tornato realtà.

E, se come mi hai scritto ne senti davvero la necessità, anche nel mio esilio forzato, io spero tu possa sentire il calore del mio abbraccio sincero. Quello che  ti faceva sentir bene quando...
...tu sai quando, non serve che io lo scriva.
Ti voglio bene... anzi... di più.

Arcobaleno...


Quante volte, mentre torni a casa con la pioggia, ti è capitato di vedere un raggio di sole, e hai cercato invano un arcobaleno... oggi invece, non hai dovuto volgere lo sguardo per cercarlo. Era proprio lì, davanti a te. E ti è sembrato bellissimo. Uno di quei fenomeni naturali che ogni volta ti fanno guardare con ammirazione ai capolavori della natura. Capolavori che non serve imparare le leggi della fisica per poterli ammirare.

Per alcune culture l'arcobaleno è una promessa di pace e serenità... e ci sono giorni in cui lo vorresti anche tu un arcobaeno nella tua vita... ...giorni come oggi, uno dei tanti in cui indossi la tua solita maschera e fai vedere che tutto va bene, anzi benissimo. Giorni in cui sembri il solito giullare un po' scemo che si diverte e fa divertire mentre invece dentro stai piangendo e aspetti soltanto di poter restare solo per lasciare che le lacrime trovino la loro strada per uscire libere. Almeno loro.

Giorni in cui anziché essere tu a cercare di consolare gli altri e distribuire abbracci, vorresti tu un abbraccio. Uno di quelli che ti fanno sentire importante per qualcuno.
Ma del resto per chi potresti esserlo? a te importava esserlo solo per una persona e l'hai allontanata.

Probabilmente per lei è stato un bene, eri troppo preda di sentimenti negativi e di rabbia per riuscire a starle vicino nel modo giusto... troppo per non rischiare di rovinare anche lei.
Poi c'era un'altra persona in difficoltà che aveva bisogno di tutto te stesso. Una persona che adesso ha risolto almeno in parte i suoi problemi e a cui non servi più. Poco importa se per lei hai sacrificato tutto ciò a cui tenevi, hai allontanato l'unica presenza importante della tua vita. L'unico raggio di sole che illuminava anche te.

Forse hai fatto la cosa giusta... te lo ripeti in continuazione per andare avanti, ma adesso che sei solo ti manca sempre di più quel raggio di sole. Soprattutto oggi che hai rivisto quei paesaggi che ti ricordavano lei.
Ti manca scriverle, sapere come sta.
Ti manca tutto di lei.

Qualcuno ha scritto che non si può tornare indietro per cambiare ciò che è stato, ma che si può ripartire da zero per cercare un nuovo finale.
Ma per ripartire da zero bisogna volerlo fare in due. Non basti tu. E questo ti fa male. Perché i tuoi sentimenti per lei non sono mai cambiati. Il tempo che è passato non ha cancellato nulla. Non ha mutato nulla, a parte il farti rendere conto di quanto hai davvero bisogno di lei. Di quel raggio di sole che riscaldava il tuo cuore e che ancora oggi significa tutto per te.

"Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di Sole:
ed è subito sera "
(S. Quasimodo)

martedì 2 febbraio 2016

Buoni propositi...

Alla fine ho deciso.
Non ti scriverò più.
Io il mio passo l'ho fatto.
L'ho fatto perché se non lo facevo impazzivo. L'ho fatto convinto che non avresti mai letto. L'ho fatto nella  convinzione di essere ancora bloccato.
L'ho fatto perché a me manchi.
Mi manchi ogni giorno che passa sempre di più. Mi manca sapere come stai e dover ricorrere a sotterfugi per avere tue notizie... e adesso non so neppure più a chi chiederle.

Ti ho scritto, la tua risposta è stata un lama affilata che penetra nella carne.
Non potevo aspettarmi nulla di differente.
La mia replica non ha ricevuto risposte.
Del resto tu lo hai sempre sostenuto, quando chiudi, chiudi per sempre.
Sto cercando di farmene una ragione, del resto era questo che volevo no? volevo che tu fossi in grado di chiudere con me.  Io ti facevo star male, mentre adesso sei circondata solo da persone che ti fanno star bene.
E' giusto così.

C'è chi mi ha detto che tu hai sempre giocato con me e che è meglio se mi dimentico di te...    ...per il mio bene, perché tu ti sei sempre e solo divertita alle mie spalle. 
Io non lo so e non mi interessa.
Non sono abbastanza intelligente.
So quanto ti ho voluto e ti voglio bene... quanto ti amo.
So quanto mi manchi. 
So come sto e mi basta.
So che ancora per un po' starò sempre peggio, ma prima o poi qualcosa dovrà cambiare.
Almeno lo spero.

giovedì 28 gennaio 2016

Io sono...

Io sono.
Non avrei voluto, ma sono. Sono ancora.
Tu hai voluto che io fossi ancora.

In mezzo a questo tempo che scorre, a questo mondo che muta io sono sempre uguale.
Sono sempre lo stesso, non sono cambiato nella mia essenza.
Io sono la stessa persona che ti teneva compagnia quando non riuscivi a dormire.
Quello che aspettava che tu dormissi per regalarti un pensiero da leggere al tuo risveglio.
Io sono quello che ti abbracciava quando avevi bisogno di conforto e che c'era sempre quando avevi una difficoltà.
Che ti dava il bacio sulla fronte e rimboccava la copertina.
Quello che adorava la tua voce e che faceva pace con il mondo quando la sentiva.
Che stava male e smattava senza capire il perché e quando ti sentiva scopriva che era solo il riflesso di come stavi tu.
Quello che era felice se tu eri felice...
Quello che faceva il giullare per rallegrarti, anche quando avrebbe solo voluto morire.
Che quando ti faceva un complimento, ti dimostrava che era fondato.

Ecco, chi sono io.

Io sono quello che....
... e che si è buttato nel fuoco per te, anche se forse per te è ancora presto per capirlo.
Io sono ancora.
Io lo sono ancora.
Non ho mai smesso di esserlo. Non potrò mai smettere di esserlo.
Io continuerò ad essere così, lasciando che tu prosegua la tua strada, e sperando che tu possa essere sempre felice, anche se forse tu non potrai mai capire cosa ho fatto davvero e perché.
Io ti amo.
Sempre.
Anche quando non mi credi.

venerdì 22 gennaio 2016

Dolce tormento

Chissà se saresti contenta di leggere quello che sto per scrivere...

Giusto per non farmi mancare nulla, ieri notte ti ho sognato... o meglio ho sognato la tua voce.
Sai quanto mi piacesse la tua voce e ieri notte, anzi questa mattina sono stato svegliato dai miei incubi dalla tua voce...
Ho sognato di sentire il telefono squillare e di rispondere alla telefonata... eri tu.
Hai iniziato a parlare  senza darmi tempo di rispondere nulla, ma quando hai sentito che ero io dall'altra parte hai smesso.
Inutile dire che questo mi ha scatenato tutta una serie di emozioni e... nulla, per quanto io cerchi disperatamente di riuscire a vivere senza di te, tu sei e resterai sempre dentro di me, come un dolce terribile tormento.

Ti amo nonostante me e nonostante te.

Il vuoto...

Mi ci è voluto tempo. Perché ci vuole sempre tempo per riuscire a superare determinate situazioni. Per capire. Anche se a volte non ci sarebbe nulla da capire. Anche se questa non la riuscirò a superare...

E allora eccomi qui a scrivere ancora una volta. A scrivere di me e di te, ma non per te. Io scrivo per me. Solo per me. Per fermare un attimo. Un'istantanea della mia vita.  Sono tanti i post che sono in attesa di essere pubblicati. Fermi nel loro limbo in  attesa di essere completati.  Post che forse vi rimarranno per sempre perché vuoti. Vuoti come il vuoto che hai lasciato in me, un vuoto che ho dovuto provocare per non impazzire.
Per me è stata una lotta dura. Ti avevo già detto che avrei trovato il modo per allontanarti da me senza farti soffrire. Il modo di fartelo fare con rabbia, perché la rabbia cancella il dolore. Lo ferma nell'attimo e poi, trascorso l'attimo, non lascia rimpianti. Tu dicevi che non sarebbe mai successo, perchè tu avresti saputo accorgertene e mi avresti fermato...
Invece ho vinto io e sai perché? Perché per te ormai, l'apparenza è  tutto. È la tua religione. E' ciò che ti impegna totalmente.
Apparire... sembrare in ogni sua possibilità.
Sembrare bella
Sembrare matura
Sembrare responsabile
Sembrare... apparire... illudere... tutta te stessa si preoccupa ormai solo di questo.

Quando ti  ho conosciuta tu "ERI". O forse anche allora, ti sforzavi di apparire ciò che avresti voluto essere senza esserlo? e come si sa, non si riesce sempre ad apparire ciò che non siamo, alla fine ciò che siamo esce fuori e annulla l'apparenza (che bel ragionamento lineare).
E' solo grazie a questo che ho potuto farti allontanare. E' solo grazie al fatto  che tu non cerchi più di capire il perché. Ti limiti al cosa e soprattutto al come... cosa ti si dice e come ti si dice. Cerchi di approfondire solo quando sei interessata... toccata. Ma non più di tanto, perché tu non hai più tempo. Soprattutto per gli altri. Non ti poni il problema di cosa fai e come fai stare gli altri. Solo di come stai tu e di cosa ti serve per "stare bene".

Ferisci, allontani, avvicini, trascuri a tuo piacimento. Lo fai con tutti. Usi chi ti vuole bene finche ti serve, poi lo lasci alla porta. Ad aspettare che ti torni ancora utile, per usarlo ancora e poi allontanarlo nuovamente... ma non del tutto... solo per il tempo in cui non ti è più necessario. Poi lo fai sentire nuovamente importante per non perderlo del tutto e poterlo usare ancora.

Io ho patito questo tuo modo di fare. L'ho patito soprattutto perché con me hai deciso di iniziare a farlo quando sono stato male e per un volta ho avuto davvero bisogno di te. Mi hai mandato in frantumi e ho dovuto cercare di rimettermi insieme da solo. Ancora una volta. L'ultima.
Adesso sono vuoto. Circondato da tante cose che mi parlano e mi fanno ricordare di te. Non so più se ho fatto la cosa giusta, perché ogni giorno mi rendo conto che ho ancora bisogno di te. Di sicuro io non ti cercherò. Non voglio più che tu possa farmi male giocando con me. Meglio il vuoto nell'anima.

Sarebbe tutto più semplice se...
                                                                   ...riuscissi a non amarti.