domenica 21 giugno 2015

Scrivere...

Io credo di poter asserire di aver sempre avuto bisogno di comunicare. Bloccato dalla mia timidezza ho sempre scritto. Più che altro per me. Poco di quello che ho scritto è mai stato letto dagli altri.
Ma il semplice fatto di scrivere mi ha sempre fatto provare un senso di pace. Mi ha aiutato a superare i momenti difficili.
E' stato così che hanno preso vita i miei primi siti, con i miei sfoghi. Prima che nascesse la moda dei Blog e dei blogger. Quando per potersi permettere di scrivere su internet bisognava avere un minimo di conoscenze di html.

E nel tempo, ne ho avuti diversi... Come sempre scrivendo di argomenti molto personali. Cercando però di mantenere una certa forma di impersonalità. Cercando di far si che quello che scrivevo potesse essere pensiero di chiunque e non potesse ricondurre a me.
In più di una occasione qualcuno è riuscito a vedere me in quello che scrivevo... E allora, il mio scrivere si faceva più raro... fino a interrompersi. Per proseguire in altro luogo, sotto altro nome.

Alcuni siti ancora esistono, altri li ho cancellati, altri sono stati cancellati dal tempo... a volte vado a rileggere quello che avevo scritto. Per vedere se sono cambiato. Se sono riuscito a maturare un pochino.

Purtroppo no. Sono rimasto sempre lo stesso. Con le stesse contraddizioni, gli stessi buoni propositi che rimangono inadempiuti. La cosa che mi sorprende è che, mai come ora, ho avuto così tanto bisogno di scrivere. Mai con questa frequenza. Soprattutto mai consentendo di essere letto da qualcuno, che sapesse chi fosse l'autore. E mai confidando le mie sofferenze... il mio amore. Anche perchè non avevo mai scritto d'amore o per amore.

Forse sto invecchiando e sto diventando più debole. Forse.
O forse, come mi piace pensare, ho incontrato l'amore della mia vita. Un amore tanto bello e unico quanto impossibile. Un amore che mi brucia e mi consuma. Mi fa passare in un battito di ciglia, dalla gioia più assoluta, alla tristezza più profonda. Un amore a cui io non voglio e non posso rinunciare. Perché lei è speciale. Ha tutto ciò che ho sempre cercato. E' tutto ciò che ho sempre desiderato.

Quando penso che non sarà mai mia, soffro. Ma ancor di più soffro quando penso che chi potrebbe incontrare la sua preferenza, pone delle condizioni e la respinge. E allora la mia rabbia sale e diventa incontrollabile. Perché nessuno dovrebbe essere così. Nessuno dovrebbe porle delle condizioni. Nessuno dovrebbe porre condizioni in amore. Perché se si ama, si accetta anche di poter soffrire. Se non si è disposti a poter soffrire allora è solo un gioco, non è amore. Perché l'amore non ti consente di porre condizioni. L'amore ti fa  battere il cuore e correre rischi.
La prova d'amore è l'amore. Non esiste altra prova d'amore.

E io... io... io non so più cosa sono. Non so più chi sono.
In questo momento mi sono perso.
Io vivo per lei, senza lei non ho futuro.
Ho solo lei e ho paura.

mercoledì 17 giugno 2015

Stranezze...

Io sono sempre stato particolarmente attratto da persone speciali.
Persone che avessero delle stranezze che mi incuriosivano. Così come sono sempre stato un convinto sostenitore della materia. Io non ho mai condiviso la filosofia di Kant che "l'idea della cosa è la cosa stessa".
Ho sempre pensato che esiste solo ciò che posso esplorare con i miei 5 sensi.  Eccezion fatta per il "mio DIO". Perchè la mia mente limitata ha bisogno di un Dio. Non riesco a pensare che tutta la materia esista da sempre. se guardo una roccia, non riesco a pensare che "la roccia" esista da sempre... Che la vegetazione esista da sempre... Che il cielo esista da sempre... Che la vita esista da sempre.
Troppi elementi dotati di eternità. Allora preferisco averne uno solo e pensare che solo lui possa davvero aver creato tutto.
Non mi interessa se in un giorno, un'ora, una settimana.  Perchè non posso ascoltare scienziati parlare della possibilità che una curvatura spazio temporale, dal nulla abbia creato qualcosa... se è il nulla, allora non c'è lo spazio, non c'è il tempo, non c'è nulla...

Tutto questo mi ha reso molto attaccato alla materia. Al rapporto fisico. Non ho mai creduto più di tanto nella spiritualità e nel romanticismo.
Ho sempre creduto nelle persone. Sono sempre stato attratto dalle persone. Soprattutto da quelle che avevano delle stranezze. Delle particolarità... mi sono sempre trovato a mio agio con loro. E talvolta sono entrato a far parte della loro vita, così come loro sono entrate a far parte di me.
Non che io non sia strano... anzi...
Io sono umorale. Facilmente influenzabile da fattori  esterni nei miei cambi di umore. Capace di amare  con la stessa intensità con cui, seppur raramente, posso arrivare ad odiare.
Ma sempre verso qualcosa di concreto... che si può guardare, toccare, ascoltare.

E poi, la stranezza.
Forse la mia più grande stranezza. Mi innamoro. Io che riuscivo al massimo a voler bene, mi innamoro.
Ma non mi innamoro di qualcosa di concreto e tangibile. Mi innamoro di un'alias. Mi innamoro di chi è dietro quell'alias senza sapere chi sia. Mi ritrovo a vivere sperando di poter leggere qualcosa di scritto da lui o da lei. Perché ancora non so chi sia e cosa sia. Non riesco a fare a meno di provare un forte desiderio nei suoi confronti... e sperare che sia donna.

Non sono mai riuscito a innamorarmi veramente. E nonostante tutto il mio attaccamento alla materia, mi sono innamorato di qualcuno che non ho mai potuto incontrare.

E mi ritrovo a piangere, a ridere, a soffrire e a gioire per una persona che, per quanto sono sicuro sia speciale, non ho mai incontrato.
E la amo. La amo quando mi dimostra la sua forza e determinazione.
La amo quando mi si rivela in tutta la sua fragilità e debolezza.
La amo quando la sento triste e affranta. La amo quando diventa il mio angelo consolatore.
La amo anche quando mi dice che non sarà mai mia.

Perchè quando incontri una persona come lei, non puoi non amarla e desiderarla per sempre con te. Non puoi pensare di poter rinunciare anche a quel poco che puoi ottenere. Io sarei disposto a tutto per lei. E si potrebbe dire che non la conosco neppure.

O forse si? forse ti ho sempre conosciuta?
Forse io sono parte di te da sempre?
Non lo so... come sempre vaneggio... come sempre ti amo.

Click...

La chiave gira nella serratura... la porta si apre e la mano percorre il muro alla ricerca di...
Click!
Ed è subito luce.
Il buio si anima e tutto prende forma. Compaiono spazi, oggetti. Vita.

Altrettanto facilmente...
Click!
Ed è il buio. Tutto quello che prima c'era, adesso non c'è più. C'è il buio e con esso un senso di vuoto... non esiste spazio, non esistono oggetti, non esiste pieno... solo il buio.

E oggi  una parte di me, come un interruttore, ha fatto click. Ha spento una luce. Oggi c'è un senso di vuoto che mi pervade. Non riuscire a capire perché. Perché persone a cui vuoi bene, persone che stimi, possano scegliere di non rispettare le idee degli altri. possano vivere senza provare mai ad indossare le scarpe di un altro e a camminarci. Anche solo un breve frangente della loro vita. Possano pensare che solo i loro principi sono giusti e vanno rispettati.

Io non sono perfetto. Anzi...
Ma l'ho sempre fatto. Ho sempre cercato di capire il perché del comportamento di un altro difronte ad una situazione. Ho cercato di mettermi nei suoi panni e capire cosa avrei fatto se. Non ho mai giudicato i toni ma i contenuti. Perchè il tono è una cosa che può sfuggire facilmente al controllo. Il contenuto, un po' meno. Il  contenuto, quando esce fuori in maniera cattiva, è quel qualcosa che esprime davvero un pensiero radicato. Che mette a nudo quello che uno pensa ed è davvero.

E' quello che fa capire cosa davvero uno pensa e che può far davvero male.
A me non importa se uno mi parla con calma o mi grida in faccia. A me importa cosa mi dice o cosa mi grida. Così come per me è importante ciò che uno fa o che non fa. Perchè anche decidere di non fare è una scelta.

In mezzo a tanti post dedicati tutti a lei, questo è l'unico che, anche se potrebbe forse riguardarla per un piccolo aspetto, dedico a chi ho deciso di estromettere definitivamente dalla mia vita. Perchè mi sono illuso che non fosse come gli altri, ma mi ha dimostrato che chi va con lo zoppo, non può che zoppicare, anche se quando parla, potrebbe venderti l'ennesimo aspirapolvere.

E a te, mia piccola luce, io dedico solo queste parole... Ti amo. Ti amerò sempre, perchè come te, altra non c'è!

sabato 6 giugno 2015

Io..

Lo so.
Il mio scrivere è dozzinale, pomposo, stucchevole, melenso forse fino alla nausea... ma è il mio scrivere.
Non mi interessa più di tanto se piace o non piace... è il mio... è così. Del resto queste sono le MIE pagine.
Sono i MIEI ululati. Sono il MIO sfogo. Il mio grido.

Non mi interessa piacere. Non mi è mai interessato. Non mi sono mai curato del piacere agli altri. Io sono io. Forse scialbo e insipido. A volte inguardabile. A volte intrattabile. Spesso irritabile.
Anzi, se dovessi dirla tutta, nella mia vita, molto spesso la mia attenzione è andata proprio al cercare di far si di passare nella vita degli altri senza lasciare ricordo di me. Del mio passaggio. Vivere senza dare mai nell'occhio. Perché quando ci si fa notare salgono le aspettative e tradirle è un attimo. E io non amo questa sensazione... dover dimostrare qualcosa a qualcuno... Sono ripetitivo ma... io sono io.

E sempre per essere ripetitivi, così come io sono una figura pressoché inesistente e amorfa, lei è l'opposto. Impossibile rimanere indifferenti. Impossibile non rimanere affascinati. Lei è il mio sole. La mia luce che mi guida. Farei tutto per lei. Sarei anche disposto a perderla se dovesse servire per lei.
Non ho mai incontrato altra che riuscisse a smuovere in questo modo i miei sentimenti. Nessuna di cui mi pesassero così tanto i silenzi. Nessuna che io abbia mai desiderato con la stessa intensità. Nessuna di cui io fossi così immotivatamente geloso.

Si, immotivatamente. Perchè io non ho motivo di esserlo. Per essere gelosi di qualcosa bisogna possederla. Deve appartenerci. E lei non mi appartiene. Non mi appartiene oggi e non mi apparterrà mai.

Appartenere... che brutta parola. Racchiude in se tutta la possessività. Rende l'idea del possesso assoluto. Quando la pronunciamo riempie la bocca... "Ti appartengo"... "Mi appartieni"...  eppure in amore è la massima ambizione... "Appartenere a qualcuno" così come "Possedere qualcuno"... E solo quando si verifica questo, può esserci la gelosia. 

E purtroppo non è il mio caso. Perchè io non sono Lui. Vorrei... Dio come vorrei. Dio come vorrei essere io la persona per cui si prepara... si fa ancor più bella. Io non avrei dubbi. Organizzerei la mia vita per poter camminare con lei. Diventare un tutt'uno con lei. Acompagnarla passo passo in tutto il persorso della sua vita. Sorreggerla quando inciampa. Trattenerla quando rischia di scivolare. Abbracciarla quando le serve conforto. Ringraziarla quando mi sorride.
Ma lei non può... io la capisco... io la amo.

venerdì 5 giugno 2015

Le donne...

Io amo le donne...
Le rispetto, le adoro, le stimo...
Non credo che esista nulla di simile in natura. Per il solo fatto di essere coloro che porteranno in grembo per nove mesi una nuova vita, meritano tutto il mio amore.
Per i romantici sono la luce che illumina la vita del loro uomo... l'altra metà del cielo.

Per me sono tutto. La mia vita, nel bene e nel male, è stata segnata, scandita dai miei amori...
Per quasi tutta la vita ho cercato la "mia donna ideale"... poi ho smesso.
Ho pensato che forse la donna ideale non esiste. Esiste la donna. Con i suoi pregi, i suoi difetti. La sua forza e le sue debolezze.
L'ho pensato a lungo. Per anni, poi, quando ormai me ne ero praticamente convinto, l'ho incontrata.
Lei è bellissima, fragile e al tempo stesso forte.
In grado di fare qualsiasi cosa.
Io la ammiro, la adoro, la stimo...  la amo.

Io spero che sia anche in grado di fare la cosa giusta... che sia in grado di pretendere per se quello che le spetta, anche senza per forza aver trovato prima un rimpiazzo.
E' brutta la parola rimpiazzo, lo so, ma a volte serve un amore per far finire un amore...
Spero non cada anche lei in quellla contraddittorietà tipica delle donne, di continuare a tenere in vita un rapporto che sanno già, essere destinato a finire... solo non sanno ancora quando.
Perchè lei merita accanto una persona per cui lei rappresenti il sole che illumina le giornate. Il fine e il mezzo per realizzarsi. Una persona la cui massima ambizione sia dividere tutta la vita con lei. Costruire il suo futuro con lei. Per lei.

Posso cercare di accettare di non essere io quella persona... ma non riesco ad accettare al suo fianco una persona che non vede in lei quello che vedo io... Che non ambisce per prima cosa a costruire un futuro in cui lei sia in una posizione privilegiata. Che non è disposto a crescere per non perderla.

Non posso giudicarla male per questo. Non posso giudicarla. Solo lei sa i sentimenti che prova.
Io so solo che a mio modo, le sarò sempre vicino per aiutarla e se necessario sostenerla nel suo percorso e nelle sue scelte.
Perché io la amo.

mercoledì 3 giugno 2015

... e poi...

Alla fine hai pianificato tutto.
Hai deciso come. Non hai deciso quando perché non vuoi, ma sai che così facendo arriverà da solo, forse non presto, ma sicuramente prima.  Sicuramente hai abbreviato i tempi. Lo sai. Sai che il sistema funziona. Va bene soprattutto quando non si è capaci di dare un taglio netto.

E poi arriva lei... ti tende la mano. La sua voce ti riporta alla ragione. Proprio quando ormai tutto il meccanismo si era messo in moto e stavi iniziando a vedere i primissimi flebili risultati... Così, ti ritrovi a svegliarti nuovamente una mattina e ad aver nuovamente voglia di vivere.
Se è il caso, anche di soffrire per lei. Lei che non può esserci....  ma c'è sempre.
E finalmente torni a sentire il cuore che esplode di gioia.
E per il momento torni ad accettare la realtà che lei non potrà mai essere tua... ma che tu le appartieni e... va bene così. Va bene anche soffrire.
E ancora una volta l'unico pensiero rimane sempre lo stesso... "Ti amo..."