giovedì 14 maggio 2015

Non mi sopporto...

Niente da fare.
Io ci provo da una vita ad andare d'accordo con me stesso... ma non ci riesco.
Non riesco a trovare un equilibrio dentro di me.
Devo per forza trovarlo fuori.
Deve esserci al di fuori di me qualcosa che attira completamente la mia attenzione distogliendola da me stesso... perchè io non mi sopporto.
Non mi sono mai sopportato.
Non mi sopportavo da piccolo perché ero timido così come non mi sopporto adesso che piccolo più non sono.

Poi ti ho incontrato. E non ho più pensato a me. Esisti solo te. Almeno finche non succede qualcosa che mi ricorda che non sei destinata a me.
Perchè allora tutto crolla. Il mio mondo, costruito su fondamenta paragonabili a un castello di carte, crolla rovinosamente e io allora mi trovo nuovamente nel baratro. Solo con me stesso.

Incapace di accettare che per te non esisto solo io. Lo capisco ma non lo accetto... e così come sempre non mi sopporto. Non posso sopportare una persona come me. Così illogica, così controversa e così contorta. Eppure la vita lo so che di per se  non è ne semplice ne complessa. Siamo noi a decidere come sarà, con le nostre scelte, con le nostre azioni... sapendo accettare i nostri limiti.

Purtroppo io non sono in grado. Non so non desiderarti. Non so fare a meno di porti davanti a tutto e tutti. Non so rinunciare all'idea di poter essere tuo ed essere ricambiato. Così, ogni volta che mi torna lampante l'impossibilità di tutto questo, vorrei punirmi per il solo averlo pensato, immaginato, sperato.
E' triste non poter essere la tua ragione di vita così come tu lo sei per me. E ogni volta che ho lampante la prova che esiste una ragione di vita anche per te e non sono io, esplode in me forte il desiderio di scomparire. Di sciogliere ogni legame. Di annullarmi.
Perchè non è possibile che alla mia età io non sappia rinunciare a te. Accettare che non posso amarti.
Imparare solo a volerti bene. E invece, mentre aumenta la mia sofferenza, aumenta il mio desiderio di te. E ti vengo a cercare. Con ogni mio mezzo. E divento il mio carnefice, il mio aguzzino. Perchè io non sono in grado di rassegnarmi e rinunciare a te. Ma sono in grado di rassegnarmi a soffrire così per te tutti i giorni della mia vita e a sperare che siano tanti. Perchè anche se non amo soffrire, io voglio stare con te a lungo. Il più a lungo possibile.

E nel mio essere paradossale e contraddittorio finisco come sempre per confidare proprio a te questi pensieri. Tu che dovresti essere l'ultima persona al mondo a sapere dei miei conflitti interiori, sei sempre la prima. E anzichè allontanarmi da te, vieni in mio soccorso...

...e io ti amo.

Nessun commento:

Posta un commento

Appena possibile il tuo commento verrà moderato. Ti chiedo di avere pazienza... del resto, senza 9 mesi di pazienza non saremmo mai nati ;-)